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Dell’intelligenza artificiale come modello dell’alto potenziale cognitivo.
Giovanni Galli Novembre 2025Tutti i diritti riservati ABSTRACT “Il concetto di intelligenza si è evoluto, passando da una facoltà esclusivamente umana
Apprendere al ritmo del pensiero: tempo, misura e differenza nell’alto potenziale
Giovanni Galli Tratto da: APC: quaderni locali, numero 2, pagine 13-15, zetapiesse edizioni, Locarno, settembre 2025 Tutti i diritti riservati. 1. Introduzione: il paradosso
Una barriera sistemica alla realizzazione dell’alto potenziale APC.
Siamo passati da una scuola fondata sull’“architettura lineare” a una società che stimola un “funzionamento reticolare visivo”. Il compito della scuola non è quello di scegliere tra i due, ma di fiondarsi nella modernità: custodire le abilità sequenziali e, al tempo stesso, valorizzare i nuovi stili visuo-spaziali, così da offrire agli studenti – e ai plusdotati in particolare – un ambiente di apprendimento all’altezza della complessità contemporanea.
Intelligenza artificiale e plusdotazione.
Le tecnologie intelligenti (o meno), infatti, non offrono soltanto risposte più rapide, ma modificano la struttura stessa dell’apprendimento: diventano ambienti di pensiero, spazi in cui gli studenti possono porre domande, generare alternative, collegare concetti distanti.
Alto potenziale cognitivo a scuola. Riconoscere e formare l’allievo. Vademecum per i docenti
Un VADEMECUM indirizzato ai docenti.
32 pagine cartacee, corredate da 30 approfondimenti ON-Line, accessibili tramite codice QR