Tag: emozioni
Il lato oscuro della forza
Una cosa è sostenere la motivazione ed il benessere dei nostri bambini, proponendo loro momenti di arricchimento, di apprendimento accelerato, di incontro con i loro pari. Ciò è fondamentale. Permettiamo loro gli stimoli che li nutrono e li fanno sentire vivi e svegli.
Un altro conto è “regolamentare”, formare, formalizzare, o che dir si voglia, l’arborescenza del pensiero.
A) L’APC si caratterizza per un modo di funzionare arborescente, visivo, simultaneo. Come strutturarlo?
B) L’APC si caratterizza anche per la scarsa coscienza delle proprie modalità di apprendimento. Come acquisire consapevolezza?
C) L’APC si caratterizza poi per gli scatti di umore e la teatralità, talvolta la pigrizia accompagna la noia.
E dai! Sono troppo sensibili, e poi intellettualizzano troppo.
I plusdotati, si dice, intellettualizzano troppo. Salvo che poi sono troppo fragili emotivamente.
Quello della presunta immaturità emotiva è uno dei cavalli di battaglia del negazionismo APC. Spesso, l’ipersensibilità e l’emotività del bambino vengono assunte quale criterio di una sua immaturità.
Poi si dice che intellettualizzano troppo.
C’è un troppo di intellettualizzazione o un troppo poco, a seconda che, rispettivamente, possano guardare un documentario sulla denutrizione infantile, o un cartone animato che li fa piangere.
Note sulle dis-sincronie, squilibri, discrepanze di crescita.
La dis-sincronia (o squilibrio, o discrepanza, come vogliamo chiamarla) rappresenta il centro del vissuto di un soggetto APC, un ganglio vitale nel rapporto con sé stesso e con l’ambiente.