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Il falso sé e gli APC.
E. Levin (2010) ci rende attenti a ciò che chiama la “funzione dell’amico”.
La funzione dell’amico nell’infanzia svolge un ruolo fondamentale in tutte le acquisizioni infantili, soprattutto nell’esperienza del bambino e nella “plasticità simbolica”.
Costruire il pensiero con questo altro simile è essenziale.
L’idea è che questi bambini, durante la loro infanzia, debbano stabilire e vivere un legame sociale, molto più produttivo della generale esperienza degli altri. Ben intesi, la posta in gioco non è il plusdotato o la plusdotazione, ma il rapporto con gli altri, vale a dire ciò che accade “tra due” soggetti, e l’esperienza che lì si può vivere in relazione al desiderio e allo sviluppo infantile.
Nel mondo globale di oggi, sicuramente la scuola ha un ruolo centrale di strutturazione del legame sociale, ben al di là di un luogo di conoscenza e di apprendimento.
Il lato oscuro della forza
Una cosa è sostenere la motivazione ed il benessere dei nostri bambini, proponendo loro momenti di arricchimento, di apprendimento accelerato, di incontro con i loro pari. Ciò è fondamentale. Permettiamo loro gli stimoli che li nutrono e li fanno sentire vivi e svegli.
Un altro conto è “regolamentare”, formare, formalizzare, o che dir si voglia, l’arborescenza del pensiero.
A) L’APC si caratterizza per un modo di funzionare arborescente, visivo, simultaneo. Come strutturarlo?
B) L’APC si caratterizza anche per la scarsa coscienza delle proprie modalità di apprendimento. Come acquisire consapevolezza?
C) L’APC si caratterizza poi per gli scatti di umore e la teatralità, talvolta la pigrizia accompagna la noia.
Alto potenziale, plusdotato, precoce, talentuoso, gifted
“Alto potenziale”, “plusdotato”, “precoce”, “talentuoso”, sono termini che evocano la medesima realtà. Non esiste una definizione unica.
Probabilmente nessuno di questi termini soddisfa. Nemmeno il recente francese “Philo-cognitifs (“filo-cognitivi”).
Ogni persona è libera di scegliere la dicitura che preferisce. Così facendo indicherà il proprio posizionamento teorico e pratico personale.
L’espressione Alto Potenziale Cognitivo racchiude egualmente l’idea dell’educabilità, dunque il rischio che questi potenziali restino lettera morta, se non s’impara ad utilizzarli, a riconoscerli e conoscerli, e a padroneggiarne le debolezze.
E dai! Sono troppo sensibili, e poi intellettualizzano troppo.
I plusdotati, si dice, intellettualizzano troppo. Salvo che poi sono troppo fragili emotivamente.
Quello della presunta immaturità emotiva è uno dei cavalli di battaglia del negazionismo APC. Spesso, l’ipersensibilità e l’emotività del bambino vengono assunte quale criterio di una sua immaturità.
Poi si dice che intellettualizzano troppo.
C’è un troppo di intellettualizzazione o un troppo poco, a seconda che, rispettivamente, possano guardare un documentario sulla denutrizione infantile, o un cartone animato che li fa piangere.
alto potenziale (apc) e plusdotazione
alcune note sul QI, plusdotazione e alto potenziale. Come è noto, in Italia alcuni enti e professionisti distinguono gerarchicamente APC
La nostra prassi nell’Alto Potenziale Cognitivo: espressione di sé tra il possibile e il necessario
La nostra idea dell’alto potenziale cognitivo (plusdotazione) è un’idea evolutiva. Consideriamo “il potenziale” come processo e in quanto tale può
Gli allievi APC, la scuola e il sotto rendimento
Succede che i ragazzi ad alto potenziale presentino delle lentezze processuali. Che queste velocità (lentezze) siano connesse a delle specifiche