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Sublimazione ed aggressività

Il problema dell’integrazione dell’aggressività è un altro elemento importante nella problematica del ragazzo ad alto potenziale cognitivo. L’attività intellettuale molto precoce può favorire una rimozione delle tendenze aggressive.
Il desiderio di sapere permette loro una migliore uscita dalle pulsioni aggressive grazie alle sublimazioni.

L’APC e la socializzazione: gioco, gioco motorio, gioco sociale

Il gioco ed il giocare sono un luogo di costruzione di scenari.
Si può considerare l’isolamento, il giocare solo, con se stesso, come una difficoltà della costruzione e immaginazione di un scenario soggettivo, ciò in assenza di un obiettivo comune da raggiungere per i membri del gruppo ludico?
Una impossibilità di giocare assieme, perché lo scenario del bambino normativo non si aggiusta allo scenario del bambino APC e non lo soddisfa?
Non è data a tutti noi, la facoltà di sceglierci i compagni ed i gruppi a noi più congeniali?
Questa problematicità scenica alimenta quindi una relazione che si costruisce con difficoltà.
I bimbi APC, considerata la natura del loro funzionamento neuropsicologico
(precocità, arborescenza), durante la loro infanzia, dovrebbero stabilire e vivere un legame sociale, molto più produttivo della generale esperienza degli altri.

Il falso sé e gli APC.

E. Levin (2010) ci rende attenti a ciò che chiama la “funzione dell’amico”.
La funzione dell’amico nell’infanzia svolge un ruolo fondamentale in tutte le acquisizioni infantili, soprattutto nell’esperienza del bambino e nella “plasticità simbolica”.
Costruire il pensiero con questo altro simile è essenziale.
L’idea è che questi bambini, durante la loro infanzia, debbano stabilire e vivere un legame sociale, molto più produttivo della generale esperienza degli altri. Ben intesi, la posta in gioco non è il plusdotato o la plusdotazione, ma il rapporto con gli altri, vale a dire ciò che accade “tra due” soggetti, e l’esperienza che lì si può vivere in relazione al desiderio e allo sviluppo infantile.
Nel mondo globale di oggi, sicuramente la scuola ha un ruolo centrale di strutturazione del legame sociale, ben al di là di un luogo di conoscenza e di apprendimento.

Plusdotazione a scuola

Non è accettabile che degli allievi siano condotti a una situazione di insuccesso e di sofferenza. Non è accettabile attendere eventuali segni di sofferenza per calarci sul bisogno ed il riconoscimento di questi ragazzi.
I ragazzi plusdotati hanno bisogno di: essere riconosciuti, e ciò in maniera preventiva, di essere stimolati (motivati) e di godere di un equilibrio psico effettivo e sociale (la scuola deve compensare l’isolamento al quale questi ragazzi giungono).

Il lato oscuro della forza

Una cosa è sostenere la motivazione ed il benessere dei nostri bambini, proponendo loro momenti di arricchimento, di apprendimento accelerato, di incontro con i loro pari. Ciò è fondamentale. Permettiamo loro gli stimoli che li nutrono e li fanno sentire vivi e svegli.

Un altro conto è “regolamentare”, formare, formalizzare, o che dir si voglia, l’arborescenza del pensiero.

A) L’APC si caratterizza per un modo di funzionare arborescente, visivo, simultaneo. Come strutturarlo?
B) L’APC si caratterizza anche per la scarsa coscienza delle proprie modalità di apprendimento. Come acquisire consapevolezza?
C) L’APC si caratterizza poi per gli scatti di umore e la teatralità, talvolta la pigrizia accompagna la noia.

Alto potenziale, plusdotato, precoce, talentuoso, gifted

“Alto potenziale”, “plusdotato”, “precoce”, “talentuoso”, sono termini che evocano la medesima realtà. Non esiste una definizione unica.
Probabilmente nessuno di questi termini soddisfa. Nemmeno il recente francese “Philo-cognitifs (“filo-cognitivi”).

Ogni persona è libera di scegliere la dicitura che preferisce. Così facendo indicherà il proprio posizionamento teorico e pratico personale.

L’espressione Alto Potenziale Cognitivo racchiude egualmente l’idea dell’educabilità, dunque il rischio che questi potenziali restino lettera morta, se non s’impara ad utilizzarli, a riconoscerli e conoscerli, e a padroneggiarne le debolezze.

E dai! Sono troppo sensibili, e poi intellettualizzano troppo.

I plusdotati, si dice, intellettualizzano troppo. Salvo che poi sono troppo fragili emotivamente.
Quello della presunta immaturità emotiva è uno dei cavalli di battaglia del negazionismo APC. Spesso, l’ipersensibilità e l’emotività del bambino vengono assunte quale criterio di una sua immaturità.
Poi si dice che intellettualizzano troppo.
C’è un troppo di intellettualizzazione o un troppo poco, a seconda che, rispettivamente, possano guardare un documentario sulla denutrizione infantile, o un cartone animato che li fa piangere.

Alto potenziale cognitivo (plusdotazione) e condizioni associate (2E = APC + DSA)

I ragazzi APC (Gifted) e dislessici sono spesso inosservati. Sia la plusdotazione che la dislessia non sono depistate, magari sino alle scuole medie.
Già nel primo ciclo di scuola elementare ci sono dei segni indicativi.
Dopo una breve disamina della questione vedremo quali segni cercare.

alto potenziale (apc) e plusdotazione

alcune note sul QI, plusdotazione e alto potenziale. Come è noto, in Italia alcuni enti e professionisti distinguono gerarchicamente APC