“…, troppo indifferenziati e confusi sono i fili che conducono i “REALISMI” in ogni sfera del umano vivere. Il “realismo evolutivo” del soggetto (il lento avvicinarsi del soggetto alla rassegnazione) che così bene corrisponde al cosiddetto “realismo politico” é sospetto. Tutte e due sono un abbandono del desiderio, una commistione e un imbarbarimento dell’uno a dispetto dell’altro.
Ecco perché il numero 0 di calicanto porta il titolo di “Realismi?” al plurale, con punto di domanda. Indagarne i suoi territori che sono molteplici (ecco il plurale), interrogarne le variazioni (ecco il punto di domanda), tanto da capire e scoprire quanto c’é di non “realista”, eppure vegeto …”
(A proposito del numero 0).

CONTENUTOAUTORI
A proposito del numero 0Giovanni Galli
Perché il “realismo” ha il sopravvento?Giovanni Galli
Sulla superficie dell’arteKarin Adrian von Roques
Pensare per immaginiEleonora Fiorani
Un Requiem per la creativitàMichel Thévoz

Autori

Giovanni Galli

Psicologo, psicopedagogista, lavora nel Servizio di Sostegno Pedagogico nelle scuole elementari e dell’infanzia del cantone Ticino, Svizzera. Ha pubblicato alcuni articoli (vedi indice articoli nella home page di Giovanni Galli). Si interessa di epistemologia e antropologia. Suo attuale progetto é la realizzazione della rivista Calicanto, sia in forma fisica che su internet. 
Oltre il numero 0, sono in cantiere altri 2 numeri. “Segregazioni” e “Reificazioni” desiderano trattare, rispettivamente, il primo delle forme di esclusione fisica, sociale, culturale, negli ordini dei discorsi dai quali traggono origine (o sono frutto), come nelle forme di pensiero ed educazione che li giustificano, ecc; il secondo vuole approfondire come concetti evolutivi quali “disadattamento” o “squilibrio”, tendono a diventare per l’appunto delle reificazioni, e per esso ancora delle esclusioni.

Karin Adrian Von Roques

Curatrice del museo Herman Hesse di Montagnola, Cantone Ticino, Svizzera. Ha studiato pittura, scenografia e creazione di costumi teatrali alla Kunstakademie di Berlino. Diploma statale e storia dell’arte orientale alla Rheinische Fliedrich Wilhelm Universität di Bonn.
Ha lavorato come scenografa e costumista presso vari teatri, per il cinema e la televisione. Mostre delle sue opere in varie gallerie d’arte (Francoforte, Colonia, Berlino, Bologna, ecc.) e come storica dell’arte. Progetti di mostre per musei. Lavora per gallerie d’arte e collezionisti privati a livello internazionale.
Varie pubblicazioni sui tappeti (ad es. Teppiche – von den Anfän£en der Teppichkunst bis heute, collana Antiquitäten”, Heyne Verlag, Monaco di Baviera) e conferenze radiofoniche e televisive.
Attualmente prepara un libro e un progetto di mostra a Parigi sui tappeti cinesi e sull’arte islamica. 

Michel Thévoz

Curatore del Museo dell’ART BRUT di Losanna e professore di storia dell’arte a Losanna. Ha pubblicato varie opere che associano l’estetica alla psicanalisi e alla sociologia, e che si applicano a ciò che si potrebbe definire “l’esperienza dei limiti della cultura”.
Tra i suoi testi troviamo: Ecrits Bruts, PUF, Paris, 1979; L’art Brut, Skira-Flammarion, Genève,1980; Requiem pour la folie, La Difference, Paris 1995; 

Eleonora Fiorani

Epistemologa e saggista ha pubblicato intorno al ’70 alcuni libri su Engels (nelle edizioni Feltrinelli, Laterza, Mazzotta, Lavoro Liberato) e quindi ha portato i suoi interessi sui problemi del territorio e delle scienze nuove tra epistemologia, antropologia ed ecologia. Tra i suo libri recenti “Selvaggio e domestico. Tra antropologia, ecologia ed estetica” Muzzio, Padova, 1993; “Il mondo senza qualità. Per una geo-filosofia dell’oggi”, Lupetti, Milano, 1995; e il recente “Critica dell’industria di comunicazione”, Libro del Leoncavallo, Milano, 1999.