APC – TENDENZE: riassunto sintetico dalla letteratura. Un punto della situazione. Cosa ci dicono le ricerche più recenti.

Riassunto sintetico dalla letteratura. Un punto della situazione. Cosa ci dicono le ricerche più recenti.

  1. Più il QI è alto, maggiore è l’eterogeneità fra i vari indici.
  2. Due grandi gruppi possono essere ipotizzati:
    • Quello caratterizzato da un’evoluzione armoniosa e sincrona di tutte le are dello sviluppo (Area intellettuale, Sviluppo socio emotivo, sviluppo psicomotorio),
    • Quello caratterizzato da un’evoluzione eterocrona nelle varie aree di sviluppo, abbiamo quindi diversi profili in euro diversi ADHA, DSA, Asperger.
    • Questi due gruppi possono essere evidenziati con una valutazione completa, non limitata al solo QI.
  3. L’eterogeneità del QI tende ad essere la norma e non l’eccezione nella popolazione APC (Orsini). Cut off 2ds, ≥ 130 QI.
  4. Con 130 punti QI la grande maggioranza dei soggetti presentano una grande eterogeneità, l’interpretazione del QI totale non è possibile.
  5. Alcuni sotto test sono più rilevanti nella valutazione del talento. La conoscenza dei fattori caricati dai sotto test migliora la capacità dell’esaminatore nell’individuazione dei punti di forza specifici e diagnosticare debolezze sottili.
  6. Nei soggetti APC, il valore più alto nella WISC risulta essere l’indice ICV, quello più basso IVE. La sotto prova meno bene riuscita è il “cifrario”.
  7. Nella prova WISC, approssimativamente il 70% presenta un profilo ICV>IRP>IML>IVE. (i miei dati ricalcano questa tendenza, cfr. Galli G., Differenze Inter individuali E differenze Inter individuale alla prova WISC-IV di 30 Giovani Gifted.)
  8. È costante lo IAG>ICC, che denota la discrepanza tra potenziale intellettivo e valori strumentali.
  9. Nei soggetti APC, lo IAG risulta essere il valore superiore. Lo IAG risulta essere il migliore indice del potenziale.
  10. I valori IAG sono maggiormente stabili, i valori ICC presentano molta più variabilità.
  11. Secondo il modello CHC avremo una prevalenza dei valori “intelligenza fluida” rispetto quelli “intelligenza cristallizzata” e “memoria a breve termine”.
  12. Più il profilo è disarmonico, maggiore è la probabilità di un disturbo neuropsicologico, o di una neuro diversità (maggiore è la disarmonia, maggiore è la frequenza di 2E). Un profilo eterogeneo è un indicatore di possibili disturbi.
  13. Delle discrepanze significative al QI riflettono modelli di sviluppo eterogenei, associati a un rischio aumentato di problemi comportamentali ed emotivi.
  14. I problemi comportamentali ed emotivi possono essere frutto delle dis-sincronie interne (ritmi di sviluppo differenziati) e, o delle dis-sincronie esterne (distanza tra necessità più bisogni di crescita e offerta ambientale).
  15. Difficoltà adattative possono manifestarsi anche in bimbi APC con il profilo omogeneo.
  16. Nella prova WISC, quando abbiamo valore significativamente superiori IRP>ICV, possiamo attenderci difficoltà espressive e/o sociali.
  17. La discrepanza che appare sui valori strumentali (ICC), deve essere indagata con altri strumenti neuropsicologici. Il solo WISC non è sufficiente per determinare in maniera precisa la natura e l’entità delle competenze strumentali.
  18. Sul piano della maturità neuro-senso motoria (Vaivre Douret) si segnalano vari sviluppi precoci nell’acquisizione di abilità motorie, nella scomparsa precoce di riflessi primitivi, alle scale di Brunet-Lezine.
  19. Importante non è considerare solamente gli aspetti statistici, ma clinici. Vedasi l’analisi delle differenze.
  20. Liratni M., Pry R. (2012), indicano un 87% di QI non interpretabile (con soglia 23 punti) nella popolazione APC.
  21. Silverman suggerisce che, quando la discrepanza tra ICV e IRP supera i 22 punti (1,5 deviazioni standard IAG NON interpretabile) sia l’ICV sia l’IRP sono entrambi indipendentemente appropriati per la selezione di programmi per gifted.
  22. Orsini e Pezzuti (2016), indicano che la soglia della non iterpretabilutà del QI da considerare è statisticamente di 40 punti. Ciononsotante sta al clinico ponderare quale percentuale di rarità di un profilo vuole scegliere per definire tale soglia (maggiore è la percentuale e minore è la soglia).
  23. L’allargamento della soglia della definizione APC (da ≥130 a ≥ 120), comporta una modifica sostanziale delle caratteristiche descrittive “tipiche”, o solite del gruppo di riferimento. Con ≥ 130 abbiamo il 2,28% della popolazione, con ≥ 120 abbiamo il 9% della popolazione. Con ≥ 115 abbiamo il 15%. L’abbassamento statistico (numerico) della soglia comporta una maggiore presenza di profili omogenei, un aumento del fattore g, come pure la presenza significativamente minore di problematiche connesse.

Notasi: la soglia di riferimento per la definizione APC è allineata alla definizione 2DS (QI ≥ 130).

APC e ADHD

  1. I sintomi simili sono:
    • disattenzione (errori di disattenzione, cattivo ascolto, distraibilità)
    • iper attività impulsività
  2. Misdiagnosi, troppi APC non rilevati ma diagnosticati ADHD; mentre che APC rilevati ma non diagnosticati ADHD.

APC e DSA

  1. I bambini APC con dislessia possono mascherare i problemi di alfabetizzazione, come mascherare il ruolo dei possibili meccanismi di compensazione.
  2. I risultati indicano che la fonologia è un fattore di rischio per i bambini APC dislessici; questi compensano con le competenze lessicali, vocabolario, cadono invece nella RAN (denominazione automatizzata rapida).
  3. Portare attenzione a IVE e IML.

APC e Asperger

  1. La diagnosi APC + ASPERGER può essere indicata (sarà indicata) quando vi sono difficoltà socio adattative. Per esempio la diagnosi Asperger può indicare valori inferiori nelle sotto scale “socializzazione”, “comunicazione”, “abilità quotidiane” nella prova Vineland.
  2. Tratti d’ansia presso i due gruppi sono rivelati alla CBCL, RCMAS.
  3. Si segnala un’elaborazione sensoriale atipica, con mancanza di reattività (ipo sensibilità) o iper reattività (iperestesia). Queste elaborazioni non dipendono dal livello QI.
  4. Le reazioni emotive esplosive sono un segno clinico Asperger.

APC e altre condizioni associate.

  1. Vari sono i disturbi associabili. La letteratura scientifica a questo proposito non è unanime. Un filone associa disturbi, un altro no.
  2. In genere, vengono date indicazioni relative a una maggiore frequenza statistica (gruppo APC > gruppo testimone):
    • Depressione
    • Autostima
    • Ansietà
  3. Una significativa discrepanza del QI riflette un modello di sviluppo eterogeneo, associabile ad un aumentato rischio di problemi comportamentali ed emotivi.
  4. Alla luce dei dati contradditori, il pericolo patologico può/deve essere considerato, ma moderatamente, e comunque verificato con gli strumenti del caso, se necessario.
  5. 5) Vengono pure descritte altre sindromi:
    • Pass
    • Pigmalione
    • Sotto rendimento
    • Inibizione intellettuale
    • Impostore
  6. Le ricerche in merito sono prevalentemente USA. Differenze culturali?
  7. Le ricerche soffrono di un difetto statistico. Non possono che riferirsi agli APC dichiarati, cioè in genere quelli che si sono rivolti a un servizio.

Reazioni internalizzanti o esternalizzanti?
Il deficit di autostima può portare a reazioni su vari registri:

  • sul registro personale: con una autosvalutazione ed inibizione, con tristezza, somatizzazione, depressioni;
  • sul registro operativo: con deficit di iniziativa, di decisione, di motivazione, con scoraggiamento ed inibizione dell’azione;
  • sul registro relazionale: con aggressività e violenza, o con influenzabilità, marginalizzazione, vittimismo.

A modo di momentanea sintesi

L’alto potenziale cognitivo, o alto potenziale intellettuale, è un profilo cognitivo che attraversa tutto l’asse norma-patologia.
L’APC raggruppa differenti profili, spesso disarmonici.
L’APC non è una malattia, non è un sintomo, non è un disturbo. L’APC è spesso accompagnato da altre condizioni.
Queste condizioni trattano di difficoltà dell’ordine:

  • ADHD (attenzione e concentrazione, con o senza comportamento dirompente),
  • DSA (aspetti strumentali),
  • Asperger (sociale, comunicativo, ipersensibilità)
  • ansia-autostima.

Il rapporto con il sapere implica la possibilità di utilizzare le loro qualità a profitto o a discapito delle loro relazioni; le loro conoscenze, le particolarità del loro linguaggio, le discrepanze di sviluppo, la rapidità, l’intuizione del pensiero, l’ipersensibilità, eccetera, rendono difficile la relazione con i pari, spingendo il giovane APC a rivolgersi agli adulti e/o a distanziarsi dalle relazioni.

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