dicembre 2011, Giovanni Galli
Il neo liberismo ha un concetto del tutto economico della conoscenza
conoscenza = capitale umano = risorsa da investire.
Considerata la conoscenza quale capitale umano, il neo liberismo si avvale degli apprendimenti formali, degli apprendimenti informali e degli apprendimenti autonomi (altrettante forme dell’apprendimento permanente – vedi informale (apprendimento …) in questo stesso lessico).
A) L’economia (?) – il punto di domanda ci sta tutto visto lo spreco energetico di risorse umane e materiali che il capitalismo comporta – l’economia neo liberista della conoscenza ha sviluppato il concetto di autonomia fra gli istituti come strumento di competizione e di produttività.
B) sullo slancio dei suoi successi (si fa per dire) sociali ed economici, il neo liberismo in espansione stimola l’utilizzazione concettuale (egemonica), sociale ed individuale dell’autonomia nel campo dell’apprendimento, come per la crescita degli allievi.
In verità il concetto di Autonomia, nella società capitalista, é il Cavallo di Troia, la punta di diamante, della penetrazione del neo liberismo nella scuola.
Sul piano pedagogico (istituzionale) l’autonomia instaura l’idea che l’organizzazione sui ritmi individuali dell’allievo é l’essenza medesima del rispetto dell’allievo e del suo capitale cognitivo … (cosa di meglio che perseguire l’autonomia degli allievi?). L’autonomia si realizza sul piano didattico con la creazione di schedari, moduli, percorsi organizzati, pre-formattati … vale a dire con un dispositivo di lavoro. Questa autonomia in verità non è che dipendenza; dipendenza dal campo, come la psicologia della Gestalt ce lo indica, dipendenza dal materiale fornito allo studente, all’allievo, che lavora, che “funziona” in “autonomia” nel dispositivo, ma che all’esterno di tale dispositivo sovente non sa che fare o disturba.
In verità essa sotto intende una formazione a velocità e contenuti classisti; il neo liberismo instaura una scuola a due (e ancor più) velocità.
(non tratto qui dell’autonomia del professore, che è un altro soggetto)
Il lettore interessato ad approfondire questo tema può leggere il mio: Favola. Autonomia a scuola?