Io utilizzo questa sigla riferendomi alla letteratura internazionale. In questo ambito gli inglesi parlano di Gifted Children in Francia si usa Haut potentiel intellectuel o cognitif, precocità e quant’altro, in Spagna e nel mondo latino Plusdotacion. Ma, al di là delle varie etichette, in verità la questione si chiarisce sempre più. Ci troviamo in una situazione di potenziale, quindi di talento, di capacità in divenire, che non per questo incontrerà le occasioni necessarie per il proprio pieno sviluppo e crescita quotidiana.
Il termine di plusdotato rinvia all’immagine di un giovane che ha riuscito tutto, ciò che comporta il rischio di rinchiuderlo in un profilo stabile, uniforme e pesante da portare. Ciò non corrisponde alla realtà anzi.
Da una parte, la superiorità intellettuale di queste persone non si manifesta mai in ogni campo; d’altra parte, questa competenza non sa automaticamente trasformarsi in una riuscita sociale, professionale o scolastica; infine, questa competenza fa di queste persone degli individui emotivamente fragili.
È quindi meglio parlare di alto potenziale, al fine di rendere conto della complessità di questa problematica e di darne una visione aperta. Questa espressione ricopre l’idea di potenzialità multiple, differenti in ogni individuo, potenzialità appunto. L’intelligenza, in effetti, non si riduce al solo QI. L’espressione Alto Potenziale Cognitivo racchiude egualmente l’idea dell’educabilità, dunque il rischio che questi potenziali restino lettera morta se non s’impara ad utilizzarli, a riconoscerli e conoscerli, e a padroneggiarne le debolezze. Sono le interazioni tra fattori biologici, psichici, affettivi, familiari ed ambientali che influenzeranno la manifestazione della buona utilizzazione di queste potenzialità.
Allora in breve: Perché APC e non plusdotazione, iperdotazione o quant’altro? Credo che, specie in età evolutiva, vada messo l’accento sul potenziale. Qualcosa che c’è, ma non necessariamente si manifesta. Per questo quindi l’accento sul potenziale. Con “cognitivo” si vuole indicare la cognizione, la differente cognizione, non tanto l’accumulo di conoscenze enciclopediche, l’arborescenza, eccetera. Quindi una idea sul funzionamento. “Alto potenziale intellettivo”, potrebbe pure andare bene, anche se “intellettuale” viene usato ed abusato in molte maniere. Ma una è la ragione che mi piace di più. Si tratta di un gioco di parole, per cui subentra una dimensione estetica. APC … perché il pensiero APC non è ABC. Il pensiero APC non è sequenziale, quindi non può essere ABC.