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Metodi di studio e plusdotazione
Con un ragazzo APC bisogna ricordare che la memoria semantica, legata alle idee è la più formativa. Ciò significa che è meglio registrare il senso, più che le parole. In genere la memoria lessicale non pone problema.
La memoria di lavoro va liberata,
plusdotazione – scuola – motivazione
L’esperienza scolastica mobilita: fattori esterni quali: – l’adattamento alla scuola, – il ruolo dei genitori, – la relazioni con i pari fattori interni
«Mio figlio è geniale!» Nella mente dei dotati.
VIDEO INTERVISTA di Jona Mantovan, Corriere del Ticino, 20 luglio 2020 Mio figlio è geniale!» Nella mente dei dotati, VIDEO INTERVISTA
Il metodo del cavallo
“Non so come ho ottenuto il risultato, lo so e basta”.
Avere consapevolezza del proprio metodo può essere difficile per un plusdotato.
“Perché guardi fuori dalla finestra invece di ascoltare? testone!”
Ripetere … ebbene vi sono varie funzioni del ripetere.
C’è un ripetere per così dire positivo e un altro molto negativo.
Mica tutto ciò che è meccanizzato è negativo.
La ripetizione serve a consolidarsi, a rinforzarsi e ritrovarsi, confermando le immagini del mondo e di sé. La ripetizione è rassicurante. Ha una funzione adattativa.
Poi però c’è una ripetizione che assume una forma coattiva. Una ripetizione che non è più una forma adattativa. Una ripetizione che non ha più una funzione di apprendimento e crescita.
Studiare? Perché può essere difficile per un plusdotato.
La ripetizione resta il modo più sicuro per fissare l’informazione, perché è una legge fondamentale della connessione delle cellule nervose.
Però il ragazzo APC “salta” la ripetizione perché acquisisce in fretta. Oppure non è motivato.
Quando la maggior parte dei ragazzi ha una costruzione lineare dell’apprendimento, gli APC attivano delle incessanti connessioni andata e ritorno fra le varie aree cerebrali sollecitate.
Così per l’APC risulta difficile sistematizzare gli apprendimenti; è incapace di risalire ai percorsi per ricostruire la propria conoscenza e verbalizzarla.