novembre 2009, Giovanni Galli
La nozione di rispetto dell’allievo é fondamentale per ogni relazione di apprendimento.
Che questo rispetto dell’allievo abbia a concretizzarsi sulla sua autonomia e sul rispetto del suo “ritmo di lavoro autonomo” … ecco un disegno del tutto astratto, ben pensante e normalizzante.
La nozione di ritmo proprio dell’allievo é suscettibile di servire disegni molto poco democratici, quando il sistema scolastico mette in atto un sistema scolastico a velocità differenti.
Cosa vuol dire rispettare il ritmo di lavoro autonomo dell’allievo?
Vuol dire:
– allievi che lavorano più in fretta, meglio e di più.
– allievi che lavorano più adagio, peggio e di meno.
In effetti, questo concetto di “ritmo autonomo” é assolutamente ideologico. In realtà il ritmo é modellato socialmente e ben lungi dell’essere proprio.
Questa buona novella, questa generosa idea dell’allievo fautore e costruttore di se stesso, fa astrazione di tutte le determinazioni sociali, biologiche, culturali e biografiche degli allievi.
Che si abbia a far lavorare tutti e non abbandonare i più deboli al loro ritmo autonomo.