novembre 2010, Giovanni Galli
PISA, Invalsi, HarmoS (sui confronti delle competenze)
Quale la funzionalità della misura delle competenze? Quale la funzionalità dei confronti fra istituti, o fra sistemi scolastici?
In che maniera i confronti (PISA, Invalsi, HarmoS) fra istituti, o sistemi scolastici hanno a che fare con le leggi del mercato? E cosa hanno a che fare con lo sviluppo del mercato?
In quale maniera questi confronti hanno a che fare con l’aziendalizzazione della scuola?
Ammettiamo un confronto tra un istituto A e un istituto B, oppure tra un sistema scolastico nazionale A ed un sistema scolastico nazionale B.
Consideriamo, dopo debita misura e controllo dei risultati degli allievi, che A è migliore di B, che i risultati di A sono più alti.
Ne consegue che A > B.
Quali le possibili considerazioni?
– hanno lavorato meglio,
– hanno più soldi,
– hanno un rapporto studenti/docente migliore,
– hanno studenti migliori,
– hanno un rapporto studenti/computer migliore,
– hanno dei servizi paralleli, di appoggio, di dopo scuola, di accompagnamento educativo,
– hanno dei servizi per la gestione del disadattamento scolastico,
– i docenti guadagnano di più,
– l’istituto scolastico possiede aule spaziose,
– …,
dunque si pongono dei temi di ineguaglianza, tra corpo docenti, oppure nel corpo studenti, oppure nelle condizioni di lavoro.
In difetto della democrazia sociale ed economica, una scuola democratica vorrebbe al minimo che le pari opportunità siano stabilite e concretizzate almeno nell’offerta formativa per i giovani allievi e gli studenti.
La società capitalistica invece vuole aumentare la concorrenza. Introduce il mercato, considerando che questo induce a migliorare l’offerta e che l’utenza tenderà a scegliere il miglior prodotto, o il migliore rapporto qualità prezzo.
… ma la scelta del prodotto di qualità è solo per pochi.
È chiaro che la concorrenza tra istituti porterà ad avere istituti più “prestigiosi” di altri; con un rapporto qualità/prezzo che solo pochi tra molti potranno permettersi.
Scuole di serie A e scuole di serie B. Studenti per le scuole di serie A e studenti per le scuole di serie B.
La concorrenza tra istituti equivale a una divisione del lavoro intellettuale (fra meglio e peggio retribuito, con migliore o peggiore blasone sociale, …).
La misura tra istituti non è che uno strumento che favorisce questa divisione, e pure lo strumento che delle scuole fa tappeti da srotolare sul mercato…